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Visioni proibite. I film vietati dalla censura italiana (1947-1968) (0)

Roberto Curti

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Film, cinema Questioni etiche: censura Storia sociale e culturale

Editore: Lindau

Anno: 2014

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 583 Pagine

Isbn 10: 8867082612

Isbn 13: 9788867082612

Grazie ai documenti originali e ad altre fonti d'epoca, spesso inedite, "Visioni proibite" ricostruisce in modo sistematico le vicissitudini di centinaia di pellicole cui fu negato il nulla osta della censura. Sono stati vittime di questa normativa (per altro mai abrogata) film di Steno e Monicelli, Ophüls, Buñuel, Ferreri, Chabrol, Waters e Fassbinder, ma anche pellicole sovietiche di propaganda, documentari esotici, commedie licenziose, horror di serie B, bassa pornografia. Spaziando dagli anni in cui Giulio Andreotti fu a capo della censura al '68, dal diluvio di pornografia della fine degli anni '70 a casi celebri quali "Querelle" e "Totò che visse due volte", i due volumi che compongono l'opera presentano uno spaccato storico, politico e sociale di un Paese in cui i mutamenti epocali del costume erano accolti con malcelato fastidio e dove a occasionali slanci progressisti facevano seguito ricadute oscurantiste. Questo primo volume, che arriva fino allo "spartiacque" del '68, è diviso in due sezioni, una di taglio storiografico, l'altra invece costituita dalle schede dettagliate di tutte le pellicole bocciate (con l'indicazione puntuale dei tagli effettuati e delle altre manipolazioni imposte dai censori). Prefazione di Carlo Lizzani.

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