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La vita di Aziz è proprio uno scherzo del destino; a cominciare dal nome, così arabeggiante, messogli per caso. Nato in Francia ma rimasto orfano quand'era bambino a causa di un incidente stradale, è cresciuto alla periferia di Marsiglia, tra i rom, che gli hanno affibbiato quello stupido nome e gli hanno insegnato ad arrangiarsi con i furti di autoradio. Ma un giorno viene arrestato. Interrogato e inserito in un programma di immigrazione, Aziz verrà rimpatriato in Marocco, a tutti gli effetti sua terra d'origine. Una satira crudele e divertente sul dramma di un uomo senza patria: straniero nel paese natio, straniero tra i rom che l'hanno allevato, straniero nel paese in cui è costretto a "tornare". Premio Goncourt nel 1994.