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Editore: Carbonio Editore
Anno: 2018
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 247 Pagine
Isbn 10: 889997019X
Isbn 13: 9788899970192
In questo saggio provocatorio ed estremamente attuale per le forti implicazioni nell'ambito della bioetica, David Benatar oppone all'ottimismo ormai radicato delle teorie evoluzionistiche la cinica consapevolezza che la vita è assai più tragica di quanto vorremmo ammettere. "Ognuno di noi ha subìto un oltraggio nel momento in cui è stato messo al mondo. E non si tratta di un oltraggio da poco poiché anche la qualità delle vite migliori è pessima..." Allora, si chiede Benatar, perché ostinarsi a generare altre vittime innocenti? Attingendo alla letteratura psicologica pertinente, l'autore mostra che ci sono un certo numero di caratteristiche ben documentate della psicologia umana che spiegano perché le persone sovrastimano sistematicamente la qualità della loro vita e perché sono così resistenti all'idea di venire seriamente danneggiate dall'essere state messe al mondo. L'antinatalismo implica anche che sarebbe meglio se l'umanità si estinguesse. Sebbene controintuitiva per molti, questa implicazione viene difesa, non ultimo, mostrando che risolve molti enigmi della teoria morale sulla popolazione.
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