Tempo di lettura stimato:
18h 32m

Nessun utente scambia o vende questo libro

Finché c'è carta e inchiostri c'è speranza. Dalle leggi razziali al dopoguerra: memorie di uno scrittore ebreo (0)

Guido Lopez

Vota

Autobiografie: scrittori Diari, lettere e taccuini Editoria e commercio librario

Editore: Ugo Mursia Editore

Anno: 2019

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 556 Pagine

Isbn 13: 9788842559207

«A metà notte mi sveglia il campanello della prigione. Passi decisi di scarponi. Sono loro... Dio, Dio, che ho fatto per meritarmi questo...». «Finché c’è carta e inchiostri c’è speranza, si fa quel che si può»: era il 1942 quando Guido Lopez, giovane ebreo rocambolescamente assunto alla casa editrice Sonzogno come impiegato annotava sul suo diario questa frase che sarebbe diventata la filosofia di una vita tutta dedicata alla cultura e al giornalismo. Dalle pagine dei suoi diari un racconto a tutto tondo della vita di un ebreo nell’Italia fascista, dalle persecuzioni razziali all’espatrio in Svizzera per sfuggire alla deportazione e poi il rientro in un Paese distrutto ma affamato di cultura. Lopez ci consegna uno spaccato inedito del mondo culturale ed editoriale del dopoguerra, ricco di aneddoti e ritratti di protagonisti della scena letteraria del Novecento, da Mann a Vittorini, da Hemingway a Bettiza, da Primo Levi a Dino Buzzati. E poi gli anni Sessanta, il mondo frizzante della pubblicità e delle P.R., dove Lopez passato alla JWT, agenzia pubblicitaria internazionale, immette il sale del suo brodo culturale nel gran minestrone della comunicazione. Un diario dove risuona lo stile inconfondibile, rigoroso, ironico, a tratti tagliente e sempre originale di un testimone straordinario della nostra storia. Con inserto fotografico

Altri libri dello stesso autore

Potrebbe piacerti anche

Other Autobiografie: scrittori

Other Diari, lettere e taccuini

Other Editoria e commercio librario

Autori che ti potrebbero interessare

image